Il cardinal Ferdinando al principe Francesco

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Roma, 4 maggio 1571

Med. 5085, [già num. 191], c. 404r.

Breve risposta farò alla lettera ultima di Vostra Altezza, sendo ella breve et havendo scritto estesamente al granduca et al Concino quel che m’è occorso intorno alle lettere loro, con quali gli dovranno esser communi et mostrarle così quel che segua.

Venne già più giorni da Ferrara il Bertazuolo, né per ancora è stato ai piedi di Nostro Signore. Non vi andarà prima di me et io farò di maniera che Sua Santità trattarà seco più cautamente et lo rimetterà a medesimi che hanno fatto il breve et l’altre ultime scritture, che così non potrà errare il fiscale et noi sapremo meglio lo che segua di mano in mano. Et se occorrerà far’altre scritture, piacerebbe al Camaiano che ci volessimo il cardinale Albano, il quale è amorevolissimo, prudente et, per opinione di tutti, ha le più fresche lettere d’altro cardinale. Di certe cose ne consigliarà meglio il tempo et l’occasione. Intanto io resto raccomandandomi con tutto l’animo nella buona gratia di Vostra Altezza.

Di Roma li 4 di maggio 1571.