Roma, 13 giugno 1571
Med. 5085, [già num. 223], cc. 468r-469v.
Son comparse le lettere di Vostra Altezza de’ x le quali domane più commodamente si conferiranno con il Camaiano per fermare et procurare quel che bisogni intorno alle cose publiche per Germania a instruttione et commessione del legato et del nuntio acciò sappiano quel che debbono fare et come governarsi a quella corte.
Con Cesis, il quale è amorevole et più d’ogni altro ha fede col papa, ho trattato sopra le cose di Francia, quasi in conformità di quel che Vostra Altezza mi scrive, et egli farà un buono et oportuno offitio non solo per l’espeditione d’un legato, ma del nuovo nuntio et di Salviati particolarmente. Quando sarà seguito ne darò conto particolare a Vostra Altezza a la quale, per parer anco di Pacecco, ho voluto intanto spedir questo suo piego con corriere, acciò ella veda quel che ha passato et scoperto con l’ambasciatore cesareo, che mi servirà intanto per risposta a tutto ciò che lungamente ella discorre in questa parte, finch’io riparli seco et consulti la lettera dia Vostra Altezza et veda quel che gli viene scritto di costà. //c.468v.// Buonissima è stata la risposta sua nel particolare di Savello et io le ne farò honore et grado, come farò anco di quel che la dovrà scrivermi d’havere fatto, poiché questo mostra solo la sua buona intentione. Della partita d’Alessandrino non ho certezza perché hoggi non ho potuto parlargli, né esser seco, se ben l’ho procurato. L’intenderò et lo scriverò a Vostra Altezza, la quale saprà in tanto che, per opera di Carniglia, intendo esser fatta tal mutatione nel numero et qualità delle persone d’andare seco che Chiusi restarà et anco qualche altro servitore familiare, di ch’io potrò ragguagliarla, credo, con le prime più particolarmente, alle quali riserbandomi, con ogni affetto le baso la mano.
Di Roma li 13 di giugno 1571.
[Post scritto] Altemps m’ha promesso di scriver a Commendone una lettera di suo pugno //c.469r.// in così buona forma che dobbiamo star sicuri che abbracciarà et trattarà il servitio nostro con ogni efficacia, persuadendolo la molta sua autorità con esso, al quale Como ancora scriverà caldamente, et tutte due in modo da non mostrar dubio della sua amorevolezza. Con essi ho io fatto nascere ragionamento, sì che lo scrivere loro sia stato più loro offerta che mia richiesta.
a Di. corr. su sua.