Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I, a Firenze

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Roma, 2 febbraio 1586

Med. 5092, n° 111 (c. 294r), firma autografa

//c. 294r//
 
Hiersera scrissi a Vostra Altezza che disegnavo partire giovedì al più lungo. Visto hora la fretta che mi dà con la dichiaratione non prima sentita dalle sue lettere circa il ritorno delli sposi [1] a Ferrara, le dico, che mi ingegnarò d’esser sabato, o al più lungo domenica costì, non perché sia necessaria la presentia mia allo sponsalitio, ma perché, poiché vogliono aspettarmi, li resti il tempo di quattro giorni che desiderano per Ferrara. Con questa resolutione rimando il corriere subito, come la comanda, et le bacio la mano.
Di Roma li ij di febraro M.D.LXXXVJ.

 
1. Cesare d’Este e Virginia de’ Medici.