Memoria degli onori distinti resi dal Duca di Bracciano, nel proprio palazzo, alla Regina di Polonia

Printer-friendly versionPrinter-friendly version

28 Marzo 1699.

f. 1r

Roma 28 Marzo 1699

Continuando sempre più il tumulto di gente per voler vedere il Palazzo del Duca di Bracciano accomodato per la Regina di Polonia per la fama della gran magnificenza, e preziosità de' Mobili, et apparecchi, è stato necessario oltre le sue numerose genti porvi soldati per poter dare l'adito a Principi e Principesse, e Dame di goderne, e benché siano 10 giorni, che sta aperto, non numerando maggiore il concorso, è stata forza serarlo per il gran grido, che ha preso, calcolandosi esservi per il valore d'un millione di scudi di Mobili, e che mai si sia visto un apparato simile. Arrivò poi martedì mattina a 10 hore per la porta la suddetta Regina all'improviso, che per essere hora strana ritiratasi a riposare in casa Scarlatti sotto altro nome, la sera fu mandata a servire con Sua Carozza dal suddetto Duca di Bracciano, nel di cui Palazzo con molta ammiratione, e concorso continua la sua dimora.

Giovedì servita da' servitori, e 5 carozze nuove dorate fatte dal suddetto Duca a posta fu all'udienza privata di Sua Santità, che ne viveva impatiente di vederla, essendo entrata per la scala secreta del Giardino insieme con la Principessa Nepotina. Fu ricevuta dal Papa al baccio del Piede, e poi in partire a quello della mano, e la fece sedere in sedia con l'appoggio senza braccioli, e la Nepotina sopra un Coscino, che li chiese la Beneditione, et havutola rispose Amen.

Ha Sua Maestà consegnato al suddetto Duca il diploma specioso da Lei

f. 1v

procurato a Vienna dall'Imperatore del Ducato di Sirmio nel quale trattandolo come ogni altro sovrano Principe, volse Sua Maestà esser la prima a dargli l'Altezza, et il trattamento da Principe sovrano, ordinando, che niuno fosse alla sua Anticamera se non gli dava tal trattamento, usando ella seco la più gran finezza, e confidenza.

Il giorno doppo il suo arrivo il Papa mandò a regallare Sua Maestà di 60 portate, d'un storione, e varietà de' frutti, Dolci, Vini, e pretiose galanterie, e fra esse una fontana di corallo di valore 6 mila scudi, che mandò a Sua Santità il Duca di Veraqua Vicerè di Sicilia, perché nel passare con la moglie per Civitavecchia in tempo, che vi era il Papa fu da Sua Santità ricevuto, e regallato.

La sera dell'arrivo della Regina fu dal Cardinal di Buglione incontrato l'Eminentissimo d'Arquien, e lo condusse in Sua Casa doppo haver visitato San Pietro, e fu dal Papa avanti la Regina sua figlia, e tra puochi giorni passerà anch'egli a stare nel quarto preparatogli appresso la Figlia.

L'istessa sera di giovedì volse Sua Maestà visitare San Pietro, et a lume di Torchie vedere tutto, e hieri sera vi è ritornata quasi a notte, e traversa le strade a piedi per andarè a messa nella vicina Chiesa viene Sua Maestà servita a vicenda da 4 Gentilhuomini Romani di Maestro di Camera, et eleggervi maggiordomo uno di questi Titolati, ma non si ponerà all'ordine, che sino a Maggio perché attende da Francia le Carozze, e robbe per apparati, e manda con i suoi

f. 2r

Cariaggi a prendere quelle lasciate in Bologna così consigliata, poiché i Vettorini per condurle dimandavano molto, e rimanderà indietro la maggior parte della gente bassa, e farà vendere li 260 cavalli condotti con i Cani, e Calissi.

Il Cardinal Barberino ha hoggi mandato il regalo alla suddetta Regina di 133 portate maggiore più bello di quello del Papa in quanto a commestibili con molto galanteria.

Nella Sala del Concistoro si prepara un luogo a parte per farle vedere il Concistoro Publico, che il Papa terrà Lunedì per dare il Cappello a' Cardinali Moriggia, et Arquien, che non ha verun dente, e però non articola bene nel parlare. In tanto ha Sua Santità dati al suddetto Cardinale Moriggia 2/3 scudi d'aietto di costa per porre all'ordine, et ha data la sopra intendenza del resto della fabrica del Palazzo della Curia al Cardinal Sanara.

Nata diffida tra il Conte d'Arco Bavaro, et un Cardinal Polaco della Regina a richiesta di questa il signor Ambasciator Cesareo gli ha aggiustati.

Il suddetto Signor Ambasciatore mentre era al passeggio ha fatte staccare dagl'ahiduchi li Cavalli dalla Carozza del Principe Tassi Generale delle Poste di Spagna perché non le diede prontamente il luogo come si conviene per passare.

Per segno di maggior stima, che fa l'Imperatore del suddetto Duca di Bracciano ordina nell'accinnato diploma con tutte le honorevolezze possibili a tutti li qual Cattari, Principi, e Sudditi dell'Imperio di dargli anch'esso il Titolo d'Altezza.

Lunedì disse il Papa al Principe di Caserta, che al principio di

f. 2v

maggio sarebbe andato a vedere il suo lavoro del Porto d'Ahreo, e gl'intimò di lasciarsi vedere.

Giachè il nuovo Ambasciatore di Francia Principe di Monaco viene decorato dal'Eminentissimo col specioso carattere anco di Suo Ambasciatore straordinario, ha Nostro Signore ordinato sia ricevuto, o spesato a Civitavecchia, e per il viaggio sino a Roma con fargli tutti quei honori dovuti a chi viene a' suoi piedi con tale speciosità.

Ritornato qua sin Lunedì Monsignor Tondedari dalla sua terminata Nuntiatura col commandante di Malta suo Fratello furono ambi Martedì separatamente dal Papa che mostrò segni d'agradimento verso il detto Prelato, a l'istesso giorno vi fu anche il Baron Scarlati, che lo tenne un hora, e mezza a parteciparli le qualità della suddetta Regina.

Il suddetto giorno delli 24 fu all'udienza del Papa il scritto Signor Conte Sarmani Ambasciator della Città di Milano condottovi dal Cardinale da Giudice in luogo dell'Ambasciator di Spagna et ha principiate le visite del Sacro Coleggio.

È gionto qua il Duca di Bervich figlio naturale del Rè Giacomo alloggiato dal Signor Cardinal di Buglione.

È passato all'altra Vita Monsignor Monte Cattini Ferrarese Arcivescovo Titolare di Calcidonia.


Trascrizione di Roberto Fiorentini