Roma, 8 febbraio 1585
Med. 5092, n° 16 (c. 39r), firma autografa
//c. 39r//
Hieri tornando da Bracciano dove con gran piacer mio sono stato cinque giorni a quelle belle caccie trovai la lettera di Vostra Altezza de’ iii, la quale mi travagliò assai, sentendo l’accidente del signor don Pietro [1] nel quale se bene fino allhora non s’era veduto alteratione da temerne maggior male, pur non mi assicuro, che non possa essere venuto di poi, et questo non m’ha lassato contenere di non mandare a visitarlo, come fo, con la persona di Francesco Silva, il quale visitarà parimente Vostra Altezza in mio nome, et da lei pigliarà la regola di quel che le paressi che potesse fare per trarre da lui alcuna resolutione nel negotio nostro. Etc. Di questo che riguarda la persona del signor don Pietro et di quello di più che mi occorre verrà informato il Silva, però non portando cosa nuova per hora questa corte più di quel che io le scrivessi con l’ultime mie assai largamente sono breve con questa; con la quale non havendo altro che dirle, gli bacio la mano.
Di Roma li viij di febraro 1585.