Le multiformi carriere dei musicisti nella Napoli spagnola: il caso di Gaetano Veneziano (1656-1716)
Nel 1697 l'ambasciatore sabaudo Giambattista Operti descriveva Napoli come la "nuova Ossiringo", ovvero come una città che, "se non raggiungeva i diecimila monaci e le ventimila monache che la tradizione attribuiva alla città egizia, certo la superava per il numero di edifici sacri, con i suoi centoquattro conventi religiosi cui debbono aggiungersi i monasteri femminili che, a giudicare dai registri delle visite degli arcivescovi, si terranno sui quaranta", più le innumerevoli confraternite dei banchi e dei monti".
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