Sede: Casa di Bernini, via della Mercede
Archivio: Archivio di Stato di Roma
Fondo: Trenta notai capitolini; Ufficio 29
Volume: Simon de Cominitibus, vol. 242
Carta: cc. 652r-657r
I libri nella casa a Via della Mercede
La consistenza dei testi presenti nella casa di Via della Mercede si può ricavare dall'inventario redatto alla morte del fratello di Gianlorenzo Bernini, Luigi nel 1681; l'inventario è conservato presso l'Archivio di Stato di Roma (Archivio di Stato di Roma - ASR Trenta notai capitolini; Ufficio 29, Simon de Cominitibus, vol. 242. L'Inventarium bonor. herior. bo. me. Aloijsij Bernini è alle cc. 648r.-658v. La Nota dei libri è alle cc. 652r-657r.). Luigi morì soltanto un anno dopo Gianlorenzo e fino ad allora era vissuto con il fratello nella casa "posit. Romae in Reg.ne Columnae in via qua ab Eccl.ia S: Andreae de Frattis tend. ad Eccl.ia S: Joi. Redemptionis Captivor. resp.ve Monasterij S. Silvestri", come recitano le prime righe dell'inventario.
I libri sono per la maggior parte in volgare e l'argomento di molti di essi (architettura, planimetria di chiese, simmetria dei corpi umani, meccanica e geometria ecc.) va riconnesso all'attività artistica di Gianlorenzo.
I libri inventariati sono 169.
Il nome dello scultore ricorre anche nell'elenco di coloro che presero libri in prestito dalla Biblioteca di Santa Prassede. Nel 1627, per esempio prese in prestito l'Iconologia dell'Hippo (si veda Presiti di libri in Biblioteca Morandi).Gianlorenzo quindi leggeva e si documentava anche al di fuori delle pareti della sua casa a Via della Mercede.
Rispetto a quelle di altri artisti, questa collezione di libri è assolutamente nella media. L'inventario di Maderno ne annoverava ventiquattro, ma Borromini ne possedeva 459 (Connors, p.140). E' una biblioteca povera di edizioni latine - cosa da ricondurre probabilmente alla non perfetta padronanza della lingua da parte del proprietario - quasi tutti i libri stranieri compaiono in traduzione; sono molti i libri di matematica, meccanica, architettura e storia, argomenti più vicini alla professione di Gianlorenzo. Ce ne sono poi alcuni - come il Racconto della trasportazione del corpo di Paolo V di Guidiccioni - direttamente connessi alla sua produzione artistica. Gianlorenzo Bernini infatti lavorò al catafalco di Paolo V (Mcphee, p.442).
Più della metà dei testi inventariati possono ricondursi al genere della letteratura (poesia, teatro, e romanzi), come ad esempio i testi di Marino, Boccaccio, Ariosto, Boccalini o Manzini.
Bibliografia di riferimento
J. Connors, Borromini and the Roman Oratory. Style and Society, Cambridge MA 1980;
M. Delbeke, S. Ostrow, E. Levy(eds.), Bernini's Biographies: Critical Essays, Pensylvania State University 2006;
S. McPhee, Bernini's books, in "The Burlington Magazine" 142.1168 (2000), pp. 442-448.