Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I, a Firenze

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Roma, 17 dicembre 1586

Med. 5092, n° 171 (c. 441r), firma autografa

//c. 441r//
 
Nostro Signore nel consistorio di stamane ci ha dati otto cardinali, cioè Lenoncort [1] per Francia, Colonna [2] per Spagna, Turino [3] per Savoia, suoi Ascoli [4], Gallo [5], Sarnano minore conventuale [6], Mattei auditore [7] et Justiniani tesoriere [8]. Io ho fatto tutti questi giorni et fino a hieri con Gonzaga [9] insieme et anco da me stesso quanto ho potuto per il signore Scipione [10], ma Sua Santità prima n’ha trastullati con deboli pretesti senza repulsa espressa, la quale poi dette finalmente, et io hieri deliberai di desistere, poiché a Aldobrandino [11] et a Santa Severina [12] che gliene parlorono anco spinti da me, et li ponevano in consideratione l’instanza del Duca di Mantova [13], con l’offesa che li restava posponendolo, et le raccomandationi fattone da Vostra Altezza ella rispose, che questa di Vostra Altezza era opera mia, et non altrimenti di Vostra Altezza, né di Mantova, perché lei gli haveva fatto intendere contentarsi d’ogni cosa, et che di quietar Mantova voleva la cura Sua Santità, et dopo pranzo si serrò in camera vietando che non se le facessero imbasciate, ond’io che da Vostra Altezza non havevo havuto altro, che quella raccomandatione, sentendo questo che Sua Santità diceva, non ho voluto muover più parola, se bene Gonzaga et li ministri mantovani non abbandonavano la speranza, et (contentandomi d’havere sodisfatto a loro et a me) me ne son stato spettator di questo successo, qualunche è, del quale ho voluto dare conto a Vostra Altezza con l’occasione di questo corriere che spedisce Scaramuccia [14], et le bacio la mano.
Di Roma li xvij di dicembre M.D.LXXXVJ.


1. Philippe de Lénoncourt.
2. Ascanio Colonna.
4. Girolamo Bernerio.
5. Antonio Maria Gallo.
6. Costanzo da Sarnano.
7. Girolamo Mattei.
8. Benedetto Giustiniani.