Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I, a Firenze

Printer-friendly versionPrinter-friendly version

Roma, 19 aprile 1586

Med. 5092, n° 118 (c. 316r), firma autografa

//c. 316r//
 
Scrissi hiersera, come Vostra Altezza harà visto all’arrivo di questa, con la quale mi occorre mandarle il memoriale incluso di Fabritio da Correggio, che le mostrarà l’intentione sua, et di suo fratello nelle cose di quella loro iurisdittione. Il Re [1] debbe mirare di appropriarsela con l’occasione delle discordie loro, ricompensandoli altrove, sì come anco mira, et tratta di mettersi nella Mirandola con presidio.  Al medesimo di Coreggio pare che miri Savoia [2] forse per sé, et non so già se per comporre poi con Mantova, o per metterglisi su gl’occhi. Ma non volendovi attendere Mantova, mi si scuoprono questi signori, et forse l’haranno scoperto a Vostra Altezza, che più che con ogn’altro, trattariano volentieri con lei. Io ho voluto representarle tutto questo con pregarla di cavarne la resolutione dal Principe [3] o duca di Mantova [4], i quali non so come trovino buono, che li suddetti entrassero in quelli luoghi, et in ogni evento pare che dovriano o tenere, o lassare etc. et gradir l’offerta loro a quelli signori. Io me ne vo hoggi con il signor Virginio [5] fino a Bracciano per essere qui alla creatione del papa fra quattro giorni;  Et con questo le bacio la mano.
Di Roma li xviiij di aprile M.D.LXXXVJ.

 
3. Vincenzo Gonzaga.