Il cardinale Ferdinando al granduca Francesco I, a Pisa

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Roma, 13 aprile 1585

Med. 5092, n° 40 (cc. 91r-93v), firma autografa

//c. 91r//

Hiersera scrissi la intimatione del conte d’Olivares [1] con quel che m’accadeva. Mando hora a Vostra Altezza la lettera propria del Re [2], che potrà vederla differente da una che ne mostra, dicono, Farnese [3], nella quale con gran parole gli dichiara desiderar ogni grandeza sua, et essere per haverla cara, ond’egli se ne gonfia et sta allegro, né lassa pietra che non muova, havendo già distribuiti offitii et benefitii per le doti, et fin voluto intendere li debiti del signor Jacopo [4] che sono circa centocinquanta mila, non senza dichiaratione di volerli pagare, per tirarlo con questa esca, come quello che abbracciando co’l pensiero il regno di Lombardia, giudica dovere comperare questa posta ogni danaro. Il contrapeso di queste pratiche ha bisogno di molto aiuto dal […]a il signor Jacopob fin’hora si porta tanto bene, che non desidero più, poiché mi ridice ogni cosa, etiam delli suoi, et fa quanto voglio io. Disperasi che Guastavillano [5]c sta intronato né si dichiara come vorria  contra Farnesed, et però va con esso temporeggiando per spuntarlo et spiccarlo da lui a fine di tirarlo a Cesi [6]e o almeno unirlo con me. Il che quando non gli riesca, sta resoluto al chiuder il conclavef dichiarar alli confidenti suoi, che debbino venire meco, per quanto  desiderano servire a lui, il che mi piaceria per il guadagno diretto d’alcuni, et per quello  che in conseguenza ne verrà d’altri, che hariano pretesto di lassare li nipoti senza imputatione di difetto, poiché compliscono con lui, sotto’l qual pretesto mandaremo anco Fiorenza [7] et Canano [8], dovendo bastare a noi l’effetto ond’io tirarò innanzi. Da lui  ho saputo che San Sisto [9]g ha ridetto le praticheh //c. 91v// mosse di parentadoi da Simoncello [10], et dal signor Paolo Giordano [11], quello offerendo una parente di Cesij con cento mila scudi, nobilissima giovane et bella, e questo la figliola propria. Il che non havendo ridetto, come gl’è stato proposto, ma come cosa mia per divertirlo da Farnesek, et biasimando il contratto, io ho spinto il signor Jacopol a rivoltare tutta la cosa in modo che San Sistom habbia da credere che quel del signor Paolo io l’ho saputo dopo’l fatto et che non sia mia farina, né l’approvo altrimenti. Con tutto ciò a quello di Cesin egli dà orecchi, et Simoncello cammina innanzi, et se si convincesse pur da dubitare, che lo vorrebbe papao, a che quando concorresse egli, sia pur certa Vostra Altezza, che condurremmo Cesip nella Sedia, poiché come disse Este [12] […]q, et non basteria poi Farneser per impedir, et a me piaceria incredibilmente, et son per farne ogni opera, sì perché ci è quello amico che è, sì perché crederei che pochi gusti n’havesse Sua Maestà Cesarea [13]s. Insomma ben si porta il signor Jacopo,t et se farà quanto dice, come n’ho tanto saggio, starò con più speranza di buoni successi. Fin hora San Sistou ha dichiarato fra loro proponer Farnesev et Savello [14]w, nessuno de quali piace al Duca [15]x et stanno in contrasto, che li porrà in rotta con le arti che ci usaremo sin che ne nasca quel che ho detto per noi. Per Farnesey Estez non è stato richiesto né da lui né da altri, et se taceranno, dice che tacerà egli ancora, esequendo le commessioni dell’esclusione. Se gliene parlaranno, gli dirà le commessioni liberamente, offerendoli di espedir corriere a favore suo, del quale non verrà mai risposta, o almeno di alcuna sustanza. Ha le sue commessioni contra Cesi,aa et a favor di Savellobb //c. 92r//  ma dice che come le procurò egli in dispetto nostro, quando già teneva altro animo, così quella di Savello,cc esequirà hora come vorrò io, et per l’altro, se io voglio spedirà corriere che in venti giorni gli portarà  ordine tale da poterlo favorire, et per Dio (sic!) che ha parlato con messer Piero [16] et poi con me con tanta confidenza, et con tanta nobilità d’animo, che io non veddi mai la maggiore, et stimo che a nessuno debbiamo più, et ne fo gran conto, perché ha molti voti da far  notabili effetti, massimamente venendo li quattro giovini francesi. Questa bella riuscita del Re Cattolico [17]dd mi ha posto in iscompiglio, poiché mi conviene prendere tutto da altri né vedo lassarsi artifitio alcuno per mutare il […]ee, però non posso star [….]ff l’ambasciatore [18]gg non potendo credere alla mia […], mi sta d’attorno, mostrandomi che non debbo trovarlo strano, né lassare d’aiutarmi, et che Deza [19] dovrà lassarcisi guadagnare facilmente per l’inclinatione che ha, la quale egli non alterando punto, et d’altro dice il medesimo; et volendo penetrarmi più oltre, io a buon proposito gl’ho risposto, come vedevo che non vorria, ciò è che a Vostra Altezza stava la resolutione, la quale se voltasse a parentado, et a fare papa Farnesehh, egli saria subito […]ii poteva credere, che mi appiciarei a qualunque suggetto si fusse per fuggir del fondo […] m’hanno posto, et che >…<jj l’havesse per male suo danno, perché pensarei solo al fatto nostro, perché soli ci vedevo esserci a pensarvi, non gli piaceva questa cosa, esortandomi pure a far et dire etc., ma io dissi che finché non havevo risposta da Vostra Altezza, attenderei all’esclusione, che conforme all’ordine antico, //c. 92v// et che in questo confidavo, che Dio mi aiutarebbe a bastanza, ma queste parole andarono condite sempre in modo da non disgustare. Egli stamane ha voluto desinare meco in Palazo, et così li parrà d’haver in parte rappezato. Il cardinale di Firenze [20]kk non suole stare bene con Montalto [21]ll, né credo che ne sappia la cagione se non della sua contentatura. Questo suggetto è molto innanzi, et credo che al fine potrà battersi quivi. Come stia con noi lo sa Vostra Altezza ond’io per non haver (occorrendo il caso) a  trovar repugnanza, desidero che Vostra Altezza, mi dia da mostrar al suddetto che venga liberamente con me a suo favore. Egli havendo inteso che verrà fra’ Geremia [22]mm come dicononn questi Capponi per trattar con  Esteoo, supplica Vostra Altezza con ogni in[…]pp, poiché non è punto necessario et Esteqq non si è […]rr  dia Vostra Altezza questo disgusto, perché non seguendo ce lo perderemo, dove egli più che mai persiste in voler esser tutto con me. Alessandrino [23]ss sta molto scandalizato per conto di certo […] mostrando di ricever molto aggravio, [et di] tutto riconosce da ministro molto principale appresso a Vostra Altezza mosso  da proprii interessi. Di gratia, poiché  non si fa bene, almeno non permetta Vostra Altezza che sia disgustato, perché troppo n’habbiamo bisogno. Simoncello malissimo so[disfato] di Valerio dal Borgo [24] per mille pazie, con le quali ha preiud[icato] alla causa, vorria che […]tt di qua per ponervi alcuno della professione, che sapesse più, facesse bene, et costasse manco portandosene colui la spesa di xxv scudi al mese senza fare più che si facesse Belisario [25] proprio. Fino al novembre non si è per fare altro per le vacanze che verranno dopo’l conclave, talché la spesa sua di questa estate //c. 93r// è buttata, et nella loro povertà è considerabile. Simoncello se vorrà osservarmi la parola che ho in scritto, è tenuto di fare quante procure bisognino. Alla pretensione di Valerio delli mille scudi non è da pensar hora, ma alla fine della lite, intrigata da lui, se ne farà quanto vorremo Vostra Altezza et io, o lei sola. Sia dunque servita di consolarlo, et darli questa sodisfatione di levare persona divenuta dannosa alla causa, et non punto capace di miglioramento, et fare questo con amorevoleza et con la continuità ogni segno di buona volontà, et non punto di tirarne la mano, perché più tosto vorrebbe perder causa, che haver quella con disgusto di Vostra Altezza, la quale ha da credere, che sendo l’interesse proprio loro, consigliatouu dallo Strozi et altri suoi servitori, non sia questo se non ad utilità della causa, et  Simo[ncello] […]vv diligente, che le siamo veramente debitori di cosa maggiore, però prego Vostra Altezza si contenti  di questa sgravandolo per hora, et poi avanti che si ripigli la causa potrà pensarsi a suggetto che sodisfacerà a tutti, né si dica che non spen[de]ww nella lite perché ho visto un gran conto di loro debito per questo et scorgo, che con l’avanzo della provisione, supplirebbono buona parte delle spese, che a un povero homo è di consideratione; che è quanto m’accade, et le bacio la mano.
Di Roma li xiij d’Aprile 1585.

Dall’Isole di Madera mi mandava Montalvo [26] dodici para di guanti, li quali trovati costì ad un passaggiero, che dal mare andava allaxx //c. 93v// forteza di San Miniato, li furono tolti con pretesto di frodo, et si vendono alla Doana  sono miei, però prego Vostra Altezza di fare che mi siano resi che le n’harò obligo.
Don Pietro la Rocca [27] sendo giunto tardi per ricever dal Gran maestro [28] la gratia ricercata da Vostra Altezza per lui della commenda di Marruggio, la prega con il piego alligato per il Serguidi [29] di nuovo favore, del quale la prego ancor io d’esserli cortese, perché certo lo merita.
Mando la poliza del Fiorello [30] che parla del negotio per più chiareza di Vostra Altezza, la quale non credo che haria più forza che le solite sue promesse.
Dovrei dar conto al Duca di Mantova [31] di tutto o parte di questi andamenti, poiché la causa è comune, […]yy, ma lasso a Vostra Altezza questa cura, che meglio saprà distinguere quel che voglia che egli sappia. Gonzaga [32] titubava et sedotto da alcuno diceva che non andaria in Farnese, se non sforzato. Il quale termine non mi piacendo ho operato sì che si dichiari non dovervi andare [...]zz vi  vederà me.


15. Il solo duca menzionato in questa lettera è il duca di Bracciano Paolo Giordano Orsini.
21. Il cardinale Felice Peretti, poi eletto con il nome di Sisto V.
22. Fra Geremia Bucchi da Udine.
24. Inviato mediceo per trattare della proprietà delle miniere di allume di Tolfa.
25. Belisario Vinta.
26. Giovanni Montalvo, cameriere del granduca.
27. Cavaliere dell’Ordine gerosolimitano.
28. Hugues Loubens de Verdalle.
29. Antonio Serguidi.
32. Cfr. la lettera n° 36, nota 21.
a La lacuna, per cm.13, riguarda quasi l’intera riga, non meno di sei parola, compresi alcuni numeri del codice cifrato.
b Il signor Jacopo è decifrazione in interlinea del codice cifrato 17238192220292628.
c Guastavillano è decifrazione in interlinea del codice cifrato36163114295316191737861323.
d Farnese è decifrazione in interlinea del codice cifrato 743.
e Cesi è decifrazione in interlinea del codice cifrato 18126281.
f Il Conclave è decifrazione in interlinea del codice cifrato 251217511817312612.
g San Sisto è decifrazione in interlinea del codice cifrato 1431131419462923.
h pratiche è così scomposto: pra= tiche a capo a fine pagina.
i parentado è decifrazione in interlinea del codice cifrato 263128121329132558.
j Cesi è decifrazione in interlinea del codice cifrato 394581320.
k Farnese è decifrazione in interlinea del codice cifrato 743.
l Signor Jacopo è decifrazione in interlinea del codice cifrato 738813118232658.
m San Sisto è decifrazione in interlinea del codice cifrato 1431134681622923.
n Cesi è decifrazione in interlinea del codice cifrato 39914619.
o papa è decifrazione in interlinea del codice cifrato 88320.
p Cesi è decifrazione in interlinea del codice cifrato 89121482.
q Lacuna di quattro parole; “Este” è in cifra.
r Farnese è decifrazione in interlinea del codice cifrato 743.
s Sua Maestà Cesarea è decifrazione in interlinea del codice cifrato 99711.
t il signor Jacopo è decifrazione in interlinea del codice cifrato 19177381953392326587.
u San Sisto è decifrazione in interlinea del codice cifrato 14314619142923.
v Farnese è decifrazione in interlinea del codice cifrato 743.
w Savello è decifrazione in interlinea del codice cifrato 46311612173723.
x43 al Duca è decifrazione in interlinea del codice cifrato 13117719.
y 44 Farnese è decifrazione in interlinea del codice cifrato 743.
z Este è decifrazione in interlinea del codice cifrato 12142945.
aa Cesi è decifrazione in interlinea del codice cifrato 18451419.
bb Savello è decifrazione in interlinea del codice cifrato 46311612173723. Le ultime due cifre a capo.
cc Savello è decifrazione in interlinea del codice cifrato 6286161536[…]58.
dd Re Cattolico è decifrazione in interlinea del codice cifrato 99120
ee Lacuna di due parole. E’ l’inizio della parte mancante che coinvolge la riga sottostante.
ff La lettera presenta una lacuna su quasi tutta la riga, almeno sette le parole guaste, si legge tuttavia un V.A..
gg L’ambasciatore è decifrazione in interlinea del codice cifrato 7111758754.
hh papa Farnese è decifrazione in interlinea del codice cifrato 88749.
ii La lacuna incide anche sulla parola della riga sottostante.
jj Un secondo “cheè stato espunto.
kk Firenze è decifrazione in interlinea del codice cifrato 21192382812131553.
ll Montalto è decifrazione in interlinea del codice cifrato 4350132931176158.
mm Fra Geremia è decifrazione in interlinea del codice cifrato 2120188112845431[…].
nn Lettura proposta: è presente una vistosa lacuna di due parole.
oo Este è decifrazione in interlinea del codice cifrato 12[…]
pp La lacuna incide per cm 12 su quasi tutta la riga, toccando anche una parola della riga sottostante.
qq Este è decifrazione in interlinea del codice cifrato 28162945
rr Lacuna di due parole.
ss Alessandrino è decifrazione in interlinea del codice cifrato 742.
tt Lacuna di una parola.
uu Lettura presunta, si legge solo “gliato”.
vv Lacuna di almeno tre parole.
ww Lettura presunta, si legge solo “spen”.
xx Sin qui il poscritto è al lato sinistro della firma.
yy Lacuna di almeno quattro parole.
zz Lacuna di una parola.